L'ipertensione arteriosa: definizione, classificazione, valori soglia

26 Giugno 2023

dott.sa Afrodita Alexe

pubblicato il 23/11/2021
aggiornato il 26/06/2023

Pressione arteriosa: cos’è, come si definisce e quali sono i valori normali

Con il termine ''pressione arteriosa’’ si indica la pressione che il cuore esercita per pompare il sangue verso i tessuti e gli organi e rappresenta uno degli indicatori fondamentali dello stato di salute fisiologico. Nel misurare la pressione arteriosa si valutano 2 parametri:

-la pressione arteriosa sistolica, ovvero la forza con cui il cuore si contrae pompando il sangue nelle arterie
-la pressione arteriosa diastolica, ovvero il valore della pressione del sangue nel cuore durante la diastole (il periodo tra 2 contrazioni del muscolo cardiaco, quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue).

La pressione arteriosa subisce delle variazioni normali, considerate fisiologiche, che seguono il ritmo circadiano: la pressione arteriosa si abbassa durante la notte per poi cominciare a risalire verso le 4 del mattino con un pico alto al risveglio; altre variazioni si verificano in base ai fattori comportamentali - stress, ansia, fumo, esercizio fisico - e sono anch’esse considerate fisiologiche se passeggere e transitorie e se rientrano nei limiti dei valori di riferimento.

Nell'adulto in condizioni di salute ottimale, i valori della pressione arteriosa considerati normali sono 120-130mmHg PA sistolica/75-85mmHg PA diastolica, con frequenza cardiaca attorno a 70battiti/min.

Nelle persone ipertese la variazione circadiana della pressione arteriosa può conoscere un pico molto alto al risveglio; gli sbalzi pressori possono essere scatenati dai fattori comportamentali ma sussiste un aumento pressorio organico non controllabile dai meccanismi di difesa dell’organismo.

Come misurare la pressione arteriosa in modo corretto: tutte le informazioni, nell'articolo al link sotto

http://www.farmaciapelizzo.it/news/l%E2%80%99automisurazione-della-press...

Pressione arteriosa alta: l'ipertensione arteriosa, definizione e classificazione

Genericamente, la pressione arteriosa alta – ipertensione arteriosa – viene definita da OMS come la condizione fisio-patologica in cui i valori della pressione arteriosa, misurati in condizioni fisiologiche standard, risultano costantemente uguali o maggiori dei valori cosiddetti soglia normale (140/90mmHg), indipendentemente da fattori come età, sesso, razza e co-morbilità.

L’ipertensione arteriosa viene definita ‘’primaria’’ o ‘’essenziale’’ quando non vi è possibile individuare una o più cause certe; questa situazione costituisce quasi la totalità dei casi clinici (più del 90%). Nel restante numero di casi, lo stato di ipertensione è secondario e si sviluppa sullo sfondo di una patologia cronica ad andamento degenerativo (diabete, malattie renali, malattie del sistema nervoso centrale ecc).

L’ipertensione arteriosa viene classificata in più stadi in funzione dei valori soglia rilevati con le misurazioni ambulatoriali/domiciliari:

L’ipertensione arteriosa rimane il fattore di rischio numero 1 nello sviluppo delle malattie cardio-cerebro-vascolari -MRCV-, che a loro volta rappresentano la causa numero 1 di co-morbilità e morte, in tutto il mondo.

In Italia, le stime parlano di più del 30% della popolazione adulta con patologia conclamata (circa il 33% degli uomini e 31% delle donne); i dati raccolti dall’ISS riportano che 1 su 3 persone adulte ne soffre ma non ne è a conoscenza, lo status di ipertensione arteriosa essendo messo in evidenza durante controlli di routine su richiesta generica, in ambulatorio medico.

La pressione arteriosa alta: quali sono i sintomi e segni clinici più comuni?

Tra i sintomi più comuni e contrassegnati come red flags indici di pressione arteriosa alta si contano:

mal di testa ricorrente, soprattutto la mattina
acufeni - ronzii nelle orecchie
vista offuscata, vista periferica alterata
vertigini, svenimenti
episodi di epistassi (perdita di sangue dal naso)

La pressione arteriosa alta: come si cura e come si controlla? il monitoraggio domiciliare

Linee-Guida ESC-ESH 2023 e aggiornate

Tra le indicazioni riportate nelle linee-guida ESC/ESH 2023, si riconferma la forte raccomandazione riguardo la prevenzione e controllo dell’ipertensione arteriosa e dei fattori di rischio correlati:

-il monitoraggio della pressione arteriosa (3-4 volte all’anno) - tramite le misurazioni ambulatoriali e domiciliari usando uno sfigmomanometro tarato e certificato per lo scopo - e dei principali parametri biologici (colesterolo, trigliceridi e glicemia) con calcolo del Rischio cardio-vascolare (almeno 1 volta all’anno) : raccomandazione per tutti gli adulti sopra i 18 anni;
-il monitoraggio intensivo (in sequenza, in base al quadro clinico) in presenza di fattori di alto rischio, come la compresenza di condizioni metaboliche genetiche (dislipidemie familiari) o di patologie (quali malattie cardio-cerebro-vascolari, renali, diabete) e/o nel periodo della terapia farmacologica – raccomandazione per tutti coloro che rientrano nella categoria dei suddetti fattori di rischio; l’esecuzione di un holter pressorio nei casi in cui vi è specifica necessità
-l’adozione di una corretta alimentazione (in cui è importante la riduzione dell'introito di sale da cucina - cloruro di sodio) e di uno stile di vita sano ed equilibrato, includendo praticare un'attività fisica idonea.