Drssa Afrodita Alexe
Cos'è e come si definisce la dermatite seborroica?
La dermatite seborroica presenta alcune manifestazioni cliniche comuni con la psoriasi, la dermatite atopica e l’acne: sono tutte patologie cutanee facenti parte del grande gruppo delle dermatosi infiammatorie, anche se diverse per intensità e ricorrenza dei sintomi.
La dermatite seborroica: come si manifesta? i segni e sintomi
Le zone più colpite del volto sono la fronte (soprattutto l’attaccatura dei cappelli), la zona sopraciliare, le pieghe del naso e delle labbra, la zona retroauricolare; negli uomini, anche la zona della barba.
La DS del cuoio capelluto può esprimersi con vari gradi di intensità: da leggero stato furfuraceo con desquamazione asciutta, a stato infiammatorio – desquamativo con pelle arrossata e chiazze-squame giallastre e untuose.
In età pediatrica, la dermatite seborroica si manifesta di più nei primi 3-6 mesi di vita: il disturbo più comune è la cosiddetta crosta lattea, che interessa il cuoio capelluto e le zone del volto vicine ai capelli, con chiazze-squame giallastre untuose ed aderenti alla cute; disturbo autolimitante che tende a scomparire con la crescita del bambino.
Negli adulti, la dermatite seborroica può essere di forma secca (con squame piccole, bianche e secche e con desquamazione leggera) oppure grassa (con squame untuose, grandi, giallastre, con eritema pruriginoso e desquamazione intensa irritativa).
A livello del tronco, la dermatite seborroica può prendere diverse forme di cui quella simil-pitiriasi e simil-psoriasi sono le più comuni negli adulti.
La dermatite seborroica: le cause e i fattori di rischio
- un’anomalia nella secrezione delle ghiandole sebacee: aumentato flusso di sebo correlato ad una alterazione della sua composizione in lipidi (tuttavia si è visto che l’eccesso di sebo da solo non sempre conduce allo sviluppo di dermatite seborroica)
- un’alterazione della composizione e del metabolismo del microbiota cutaneo (corredo microbico della cute, di cui fanno parte saprofiti e simbionti batteri, micetti, altri microrganismi): alcuni lieviti presenti nella flora microbica della pelle possono diventare patogeni per aumentata metabolizzazione dei lipidi e rilascio di sostanze pro-infiammatorie
- il fattore ereditario e la risposta immunologica: la ricerca scientifica ha identificato più di 10 proteine per la quale l’anomalia nella codifica genetica è correlata alla comparsa della dermatite seborroica; le persone con deficit autoimmune, quelle affette da malattie genetiche (sindrome di Down, malattia di Hailey-Hailey), da malattie tumorali, AIDS, o sottoposte a trapianto d’organo, sono più predisposte a sviluppare la dermatite seborroica, probabilmente per le alterazioni cutanee che permettono l’iperproliferazione di Malassezia sp.
Tra i fattori predisponenti e scatenanti delle recidive nell’adulto, vi si contano
- lo stress psico-fisico, le scorrette abitudini di vita e l’alimentazione squilibrata
- l’assunzione cronica di farmaci (immunosoppressori, antivirali ed antimicrobici a largo spettro, antidepressivi e sedativi SNC, i farmaci che inducono deplezione dei minerali chelanti pro-enzima come lo zinco)
- fattori ambientali come l’eccessiva umidità o le temperature estremi
La dermatite seborroica del cuoio capelluto: le fasi dello sviluppo
La ricerca scientifica ha stillato il modello fisiopatologico della dermatite seborroica del cuoio capelluto, in 4 fasi di sviluppo:
- alterazioni della microflora cutanea, in particolare la iper-proliferazione e iper-colonizzazione della cute da parte della Malassezia sp.,
- infiammazione: rossore e prurito
- anomalie nei processi di differenziazione e crescita del tessuto epidermico
- alterazione morfo-funzionale della barriera cutanea.
La dermatite seborroica: la cura di mantenimento e prevenzione delle recidive
Generalmente, la cura della dermatite seborroica si basa sull’utilizzo di prodotti topici atti a ridurre i sintomi, in particolare il prurito ed eliminare i segni visibili: shampoo, lozioni, creme o unguenti ad azione antifungina (derivati di imidazolo), antiinfiammatoria (cortisonici e simil-cortisonici), cheratolitici e cheratoregolatori (a base di urea, zinco-pirithione, selenio solfuro ecc).
Inoltre, per riequilibrare la barriera idro-lipidica cutanea è consigliato l’utilizzo di
- indumenti leggeri e non-aderenti, preferibilmente di cotone;
- detergenti lenitivi sapone-non-sapone privi di tensioattivi schiumogeni irritanti per la pelle;
- emulsioni, creme e balsami ad azione antipruriginosa, idratante ed emolliente; cherato-regolatori ed esfolianti; scelti in base alla fase clinica ed alle manifestazioni acute/croniche
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fonti essenziali
msdmanuals.com
researchgate.net