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02 Dicembre 2024

sportivi nell'esercizio fisico

Drssa Afrodita Alexe

Nella prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari in generale e della ipertensione arteriosa in particolare, un ruolo di primo grado è occupato dall’attività fisica per la quale la ricerca scientifica ha dimostrato molteplici e profondi effetti benefici per tutto il nostro organismo.

L’attività fisica apporta benefici in particolare sull’apparato cardiovascolare e sulle funzioni metaboliche attraverso meccanismi fisiologici tra i quali i più importanti sono:

- riduzione del tono nervoso ortosimpatico con aumento del riflesso barocettore (meccanismo di controllo della pressione arteriosa che coinvolge

    -- i recettori della bassa pressione: recettori di volume, localizzati nelle vene, nei vasi polmonari e nella parete del cardio;

    -- i recettori dell’alta pressione: barocettori arteriosi sino-aortici, localizzati al livello dell’aorta con effetto sul flusso di sangue verso tutti gli organi interni; e al livello delle carotidi, con effetto sul flusso di sangue diretto al sistema nervoso centrale)

- diminuzione dell’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone, SRA (meccanismo ormonale di regolazione della pressione arteriosa, della volemia e del tono muscolare delle arterie)

- riduzione della rigidità arteriosa per miglioramento della funzionalità endoteliale

- aumento del ritorno venoso e dilatazione delle cavità cardiache ventricolari

- aumento della capacità dilatativa dei capillari per aumentato rilascio endogeno di ossido nitrico

- riduzione della viscosità del sangue e dell’aggregazione piastrinica

- aumento della sensibilità all’insulina con miglioramento del profilo lipidico (soprattutto LDL) e glucidico (importantissimo per le persone ipertese affette da diabete)

L’attività fisica costante e regolare rende il cuore più resistente e più efficiente; in più contribuisce a regolare la frequenza cardiaca diminuendola fatto che comporta un minor rischio di peggioramento della malattia cardiovascolare.

 

ATTIVITA’ FISICA: LA DEFINIZIONE

atleta in movimento

La definizione generalmente accettata di ‘’attività fisica’’ è redata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e la indica come ‘’qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce per un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo ’’.

Per ‘’condizione di riposo psico-fisico’’ si intende lo stato di sospensione da parziale a totale di tutte le attività su base volontaria e cosciente, che necessitano di dispendio energetico in più; questo stato è accompagnato da modifiche sostanziali nelle funzioni organiche e metaboliche del corpo umano (diminuzione del tono muscolare e dell’attività metabolica, dei valori pressori e della frequenza cardiaca, regolazione del respiro) includendo anche il periodo del sonno.

L’attività fisica è quel complesso di azioni intraprese a scopo ricreativo e/o riabilitativo, con lo scopo di aumentare le capacità psichiche e fisiche stimolando la forza e la resistenza del nostro corpo e di ottenere e mantenere il livello ottimale di benessere.

Nel concetto di ‘’attività fisica’’ rientrano anche le definizioni di ‘’esercizio fisico’’, ‘’sport’’, ‘’educazione fisica’’: tra queste, lo sport occupa un posto a parte per peculiarità e per i cambiamenti metabolici indotti.

L’attività fisica – o esercizio fisico – viene definita in base a

  • tipologia
  • intensità
  • frequenza temporale
  • durata delle singole sedute

 

QUANTI TIPI DI ATTIVITA’ FISICA si conoscono?

L’esercizio fisico è stato classificato in 4 categorie principali:

  • aerobico
  • di forza (di resistenza)
  • di stretching
  • di equilibrio

 

L’INTENSITA’ DELL’ATTIVITA’ FISICA: come si quantifica?

L’intensità dell’esercizio fisico è un indice che si riferisce all’entità dello sforzo compiuto nella seduta; è direttamente proporzionale con il tipo di attività effettuata e con le capacità psico-fisiche personali: la percezione del livello di intensità varia con l’età ed è alterata in negativo nelle persone anziane ed in quelle affette da patologie croniche cardiache e/o polmonari, metaboliche, del sistema nervoso centrale ecc.

Per misurare l’intensità dell’attività fisica si utilizza il MET – Metabolic Equivalent of Task – il quale rappresenta il parametro di misura che esprime la quantità di energia utilizzata dal nostro corpo durante una seduta di attività fisica qualsiasi, rispetto alla quantità di energia consumata in condizione di riposo.

1 MET – unità standard MET – esprime il metabolismo basale ed equivale a un consumo di ossigeno di 3,5 ml/kg in un minuto ovvero a 1 kcal/kg di peso corporeo all’ora.

Quindi per calcolare quanto sia dispendiosa dal punto di vista energetico un’attività fisica, si terrà conto della durata della sessione, del peso della persona e dei livelli di consumo di ossigeno (o di calorie): ottenendo così le soglie MET ovvero i gradi di intensità dello sforzo fisico compiuto:

  • intensità bassa - MET minore o uguale a 3
  • intensità moderata - MET da 3 a 6
  • intensità alta e molto alta - MET superiore a 6

Si tratta comunque di una stima variabile e soggettiva: ad esempio, una seduta di esercizio fisico a 3 MET per i sedentari può corrispondere a una camminata a passo medio; e per uno sportivo allenato, a una leggera corsa.

Un livello moderato di attività fisica si può raggiungere con qualsiasi esercizio: in primis lo sport ma anche con le attività quotidiane a maggiore spesa energetica (salire/scendere le scale, andare a piedi o in bicicletta, ballare, fare giardinaggio e lavori domestici più impegnativi ecc).

Gli esperti raccomandano di praticare attività fisica di intensità moderata per almeno 30-45 minuti al giorno, per almeno 5 giorni della settimana, per tutta la vita: questi livelli di esercizio fisico sarebbero sufficienti per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, di diabete e di malattie tumorali nonché per garantire una buona funzionalità neuromuscolare a tutte le età e soprattutto per gli anziani.

LA SCELTA del tipo di attività fisica si basa sull’anamnesi completa del paziente, che include necessariamente la valutazione della pressione arteriosa in ambulatorio e a domicilio, i principali esami di screening, l’esecuzione di elettrocardiogramma, l’esame del fondo oculare ed eventualmente altri approfondimenti indicati dallo specialista.

Per essere efficace, il programma di attività fisica deve svolgersi in modo regolare, almeno 3 sedute di 30-60 minuti ciascuna alla settimana; è preferibile svolgere attività che permettono di lavorare di più sugli arti inferiori, come ad esempio la marcia leggera o andare in bicicletta.

Una seduta ideale di esercizio fisico deve comprendere 5-10 minuti di riscaldamento, una fase aerobica (lavoro fisico) di 20-30 minuti e una fase di recupero e rilassamento di 5-10 minuti; sono accettabili interruzioni di massimo 10 minuti.

L’attività fisica rivolta alla prevenzione e cura dell’ipertensione arteriosa dev’essere di tipo aerobico o cardiovascolare, svolto a intensità media; esempi tipici di esercizio cardiovascolare sono il jogging, la marcia, la corsa, il nuoto, il ciclismo.

Il tipo di esercizio fisico andrà scelto in base alle preferenze, al fabbisogno e alle capacità individuali, insieme allo specialista, che ne controllerà attentamente gli effetti nel tempo; è necessario il monitoraggio della pressione arteriosa a intervalli regolari di tempo

HBPM (l’automisurazione domiciliare dei valori pressori con uno degli sfigmomanometri validati e certificati disponibili sul mercato)  

ABPM (holter pressorio 24-48ore o su indicazione specialistica)

 

LA PRESSIONE ARTERIOSA ALTA - L'IPERTENSIONE ARTERIOSA: 

Come si sa, la pressione arteriosa alta – l’ipertensione arteriosa, IA – è definita come lo stato nel quale i valori pressori (ottenuti con misurazioni multiple mantenendo le stesse condizioni fisiologiche) risultano più alti di quelli considerati normali.

Nell'adulto in condizioni di salute ottimale, i valori della pressione arteriosa considerati normali sono 120-130mmHg PA sistolica / 75-85mmHg PA diastolica, con frequenza cardiaca attorno a 70 battiti/min.

L’ ipertensione arteriosa è definita essenziale, o primaria, quando non se ne conoscono esattamente le cause ( se ne presuppone comunque l’esistenza di fattori genetici predisponenti); l'ipertensione primaria (nota in passato anche come ipertensione essenziale) rappresenta la maggioranza dei casi (circa l'85%).

In una minoranza dei casi l’ipertensione arteriosa subentra a malattie d’organo e disturbi metabolici preesistenti (patologie cardiache, diabete, sindrome metabolica, malattie renali): casi in cui viene definita ‘’secondaria’’.

 L'ipertensione arteriosa è sopranominata ‘’il killer silenzioso’’ per la mancanza di segni e sintomi rivelatori, essendo quasi sempre diagnosticata durante normali controlli di routine in studio medico o effettuati per altri motivi.

La cura dell’ipertensione arteriosa segue un iter standardizzato nel quale il primo passo è costituito dall’approccio non-farmacologico, un percorso terapeutico che consiste in:

- modificare il regime alimentare    

- effettuare attività fisica costante e regolare, idonea anche per capacità e preferenze individuale

- tenere sotto controllo il peso corporeo

- cambiare lo stile di vita cercando di ridurre lo stress psico-fisico e le abitudini errate (fumo, eccesso di alcol, sedentarietà)

L’approccio non-farmacologico viene mantenuto anche nelle situazioni in cui si rende necessaria la terapia farmacologica, in tutti gli stadi della patologia pressoria.

 

La farmacia Pelizzo, come rivenditore di misuratori di pressione e prodotti elettromedicali ad Udine, propone agli utenti gli sfigmomanometri MICROLIFE ed OMRON, riconosciuti e premiati a livello internazionale per l’altissima qualità delle prestazioni; validati e certificati per l’uso domiciliare, dotati di tecnologie avanzate come la AFIB (che permette di individuare i battiti anomali del cuore) e la FA (esecuzione di ECG a 1 derivazione simultaneamente con la misurazione della pressione).

Per tenere sotto controllo la funzione metabolica e riuscire a quantificare i benefici dell’attività fisica, è consigliabile effettuare a intervalli regolari l’esame BIA – bioimpedenziometria: con la quale si misurano i parametri essenziali della composizione corporea (acqua e livelli di idratazione dei distretti, massa magra/massa grassa totali e frazioni, metabolismo basale e fabbisogno/dispendio energetico, angolo di fase).

bioimpedenziometria con referto digitale

La farmacia Pelizzo a Udine mantiene sempre disponibile 7 giorni su 7 il reparto Telecardiologia per poter effettuare elettrocardiogramma, holter cardiaco e holter pressorio con referti certificati dai cardiologi e pronti in tempi brevissimi (1 giorno lavorativo).

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