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22 Ottobre 2018

Dr.ssa Afrodita Alexe

Adesione - aderenza - alla terapia: cos'è e perché è importante?

Secondo OMS, la patologia cronica è definita come una ‘’ malattia che presenta una o più delle seguenti caratteristiche: è una condizione permanente, comporta un certo grado di disabilità, è determinata da un’alterazione patologica irreversibile, richiede un impegno particolare da parte del paziente per quel che attiene alla riabilitazione, infine, si può prevedere la necessità di un lungo periodo di osservazione, supervisione e cure “.

Le cosiddette MCD, ovvero le malattie croniche degenerative, continuano ad essere al primo posto nel mondo per morbilità e mortalità: in Europa ed Italia le statistiche parlano di più dell’85% di decessi e di più dell’77% di casi di invalidità permanente, dovuti a malattie croniche, di cui le più importanti sono le patologie cardio-vascolari, i tumori, il diabete, le malattie respiratorie; tutte comportanti fattori di rischio controllabili e modificabili (alimentazione e abitudini di vita, ipertensione arteriosa, sedentarietà, sovrappeso/obesità).

Da ciò si evince la necessità di avviare importanti iniziative e campagne di prevenzione e promozione di uno stile di vita salutare, politiche e strategie intersettoriali all’insegna della salute, e di rafforzare gli interventi di sanità pubblica, per affrontare le malattie croniche in modo più completo ed integrato possibile.

Uno dei problemi più gravi, che da sempre rende difficoltosa la lotta per la prevenzione e controllo delle malattie croniche, è rappresentato dalla mancata o scarsa adesione (o aderenza) alla terapia farmacologica e integrativa, da parte del paziente.

Nel 2003, OMS ha pubblicato il rapporto ‘’Adherence to long term therapies: Evidence for action’’ , dedicato interamente al problema della aderenza alla terapia farmacologica da parte delle persone; nel rapporto si sottolinea l’alta percentuale (quasi 50%!) della mancata o scarsa adesione alla terapia, rilevata nei Paesi sviluppati, così come il fatto che a distanza di tempo dalle prime stime, l’indice di adesione non è migliorato, nonostante i progressi nel campo scientifico, dell’informazione e media, nell’ambito sociale e politico.

Nel rapporto è redatta la nuova definizione per la aderenza alla terapia a lungo termine, come ‘’il grado con il quale il comportamento di un soggetto-assumere un farmaco, seguire una dieta e/o modificare il proprio stile di vita-corrisponde con quanto concordato con l’operatore sanitario’’, definizione che riporta una modifica fondamentale nel concetto dell’adesione terapeutica: nel complesso procedimento di adesione, un fattore cruciale per il suo successo è rappresentato dalla concordanza, cioè la responsabilità condivisa tra il paziente e l’operatore sanitario.

L'evoluzione dei concetti: dalla compliance alla adesione (aderenza) alla terapia

Il concetto tradizionale di ‘’compliance’’, nelle definizioni più datate, prevedeva che il comportamento del paziente coincidesse con la prescrizione medica, raffigurando la persona malata semplicemente come un soggetto tenuto ad accogliere e seguire in maniera passiva le indicazioni del medico. Per conto, il concetto moderno di adesione è più completo, coinvolge attivamente la persona in un processo decisionale che comporta l’accordo dinamico tra paziente e prescrittore sulla strategia terapeutica da perseguire.

Una delle definizioni più esaustive, che rende un’idea più precisa del significato di aderenza: “Coinvolgimento attivo e collaborativo del paziente a cui si chiede di partecipare alla pianificazione e all’attuazione del trattamento elaborando un consenso basato sull’accordo’’ * - spiega in poche parole i ruoli, con la loro inter-reazione dinamica, di tutte le figure coinvolte nel percorso di terapia.

All’interno del concetto di aderenza - o adesione -  alla terapia vi si trovano le figure principali, i cui ruoli si intersecano in modo dinamico per garantire l’efficacia della cura a 360°: il medico, che prescrive e fa proseguire la cura; l’infermiere, che mette in atto metodi, apparecchi e dispositivi coadiuvanti della cura prescritta; il farmacista, l’ultima barriera attiva tra il paziente e la cura prescritta.

A queste 3 figure principali si aggiungono gli altri professionisti della salute, operatori sanitari in svariatissimi settori il cui ruolo principale è quello di avviare e mantenere positivamente attivo il percorso di recupero funzionale e/o organico. Al centro di questo concetto si posiziona il paziente, la persona per e con la quale gli operatori specialisti della salute collaborano in modo attivo e dinamico: per raggiungere il grado massimo di aderenza, la persona ha diritto di accedere alle informazioni complete e dettagliate su:

- tipo di cura prescritta, la sua estensione e progressione nel tempo,

- i farmaci indicati con le loro caratteristiche, meccanismo d’azione, possibili effetti avversi e interazioni farmacologiche ed alimentari, posologia dinamica,

- modifiche nello stile di vita personale (abolizione del fumo, attività fisica, dieta),

- coinvolgimento attivo dei familiari e acquisizione delle responsabilità sociali qualora si rendono necessari.

Difatti, i primi fattori segnalati come interferenti in modo negativo con l’adesione della persona alla propria terapia sono quelli estrinseci:

-la relazione operatore sanitario-paziente, che deve essere caratterizzata da reciproca fiducia e rispetto, per una collaborazione a pieno regime;

-tipo e durata della terapia, con i suoi mezzi di attuazione ed il setting clinico (l’ambiente in cui si svolge), le sue interferenze con la qualità e lo stile di vita della persona;

-l’influenza dell’ambiente sociale: le norme collettive, l’aiuto dei familiari, il coinvolgimento delle reti sociali assistenziali; il supporto sociale risulta di particolare importanza nell’aderenza alle cure delle malattie croniche che comportano impedimenti di vario grado nell’adempimento delle mansioni lavorative-sociali.

Oltre a questi, vi si aggiungono i fattori intrinseci al paziente:

-età, sesso e livello culturale, tratti di personalità e carattere

-grado di gravità e persistenza temporale dei sintomi, correlato all’instaurarsi dell’effetto curativo dei farmaci (una malattia acuta con sintomi severi comporta un’aderenza alla cura migliore rispetto alla malattia cronica con sintomi lievi a tratti assenti, per la difficoltà che quest’ultima comporta nel paziente a riconoscere e comprendere la condizione di malato, con negazione della necessità di curarsi);

-conoscenze acquisite sulla malattia e sulla terapia farmacologica attuata: non sempre le informazioni, per quanto esaustive, sono anche comprese e recepite in modo giusto; la percezione dell’efficacia (benefici e vantaggi dell’assunzione) di un farmaco da parte del paziente risiede anche nel pregiudizio preesistente su quel farmaco;

-comprensione e memorizzazione della terapia: la conoscenza dettagliata delle modalità di assunzione dei farmaci, in compresenza degli alimenti e di integratori nutrizionali, non sempre usata in modo consapevole e costante.

Adesione alla terapia farmacologica: il ruolo del farmacista

A supporto della adesione alla terapia, il ruolo del farmacista è di fondamentale importanza: 

  • per la posizione della farmacia come struttura erogante del servizio farmaceutico, ed in particolare per la posizione del farmacista stesso come figura esperta finale tra il paziente e la terapia prescrittasi;
  • il farmacista si trova coinvolto in numerose fasi del percorso dell’adesione alla terapia:
    • lo stretto e diretto contatto con i pazienti;
    • la collaborazione con il medico di famiglia e specialista;
    • la dispensazione ed il counselling farmacologico;
    • lo switch farmacologico (scambio tra farmaco di marca e farmaco generico).

Al banco, il farmacista può e deve dare informazioni esatte ed approfondite alla persona (sui farmaci prescritti, sulla necessità di proseguire la terapia in maniera corretta e costante e di sottoporsi ai controlli indicati dal medico prescrittore), e mantenere attiva la collaborazione con gli altri operatori sanitari coinvolti nel percorso terapeutico della persona, nell’ambito di un approccio multidisciplinare, patient centered, che comporti alla fine del processo un miglioramento a 360° dello stato di salute psico-fisica della persona.

L’avvio della farmacia dei servizi ha reso possibile l’erogazione da parte delle farmacie di servizi di primo e secondo grado, importanti strumenti nelle strategie usate per misurare il grado di adesione ai trattamenti; esempi più comuni sono la misurazione del colesterolo, totale e frazionato, nel controllo della terapia con le statine, oppure la glicemia ed emoglobina glicata nel controllo del diabete.

La farmacia Pelizzo, tradizionalmente presente come farmacia di turno ad Udine, con orario continuato 7 giorni su 7, garantisce agli utenti il suo costante impegno di alto livello nel servizio farmaceutico multidimensionale, da sempre mantenendosi in prima linea come promotrice del benessere psico-fisico della persona a 360°.

La farmacia Pelizzo, essendo aperta tutti i giorni della settimana con orario continuato, pone a disposizione deicittadini il reparto Prevenzione ed analisi, con la possibilità di eseguire in tempo reale analisi del sangue di prima istanza come la glicemia, il colesterolo, i trigliceridi, le transaminasi; esami di secondo livello in Telemedicina - Telecardiologia quali elettrocardiogramma, holter pressorio e holter cardiaco.

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Il reparto dei Servizi alla persona in farmacia Pelizzo a Udine si arricchisce con il nuovo servizio di deblistering e riconfezionamento dei farmaci in BLISTER PORTAPILLOLE settimanale, dedicato all'adesione della persona alla propria terapia farmacologica:  i blister personalizzati permettono di ordinare e raggruppare i vari tipi di farmaci prescritti, nell'intento di migliorare l'aderenza alla terapia in termini di facilità, precisione e costanza nell'assunzione dei farmaci prescritti per tutta la durata della cura.

I VANTAGGI DEL BLISTER PORTAPILLOLE:

  • l'intero piano terapeutico in un'unica soluzione
  • allestimento dei blister da parte del farmacista come esperto qualificato del farmaco
  • maggior aderenza alla terapia
  • ottimo controllo dei rischi
  • mai più farmaci scaduti o confezioni mancanti

 

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fonti essenziali

*’’Compliance, adesione, aderenza. I punti critici della relazione terapeutica’’

Majani G., McGraw-Hill, Milan, 2001

**’’Pharmaceutical care e farmacia dei servizi sotto I riflettori’’ – Federfarma, 12°Forum sul Risk Management, Firenze, 2017

**’’Use of medicines by the elderly: The role of pharmacy in promoting adherence’’ – Rapporto della Federazione Farmaceutica Internazionale (Fip) luglio 2018

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