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09 Giugno 2018

A partire dal 2004, ogni anno il 14 giugno si festeggia la Giornata Mondiale del Donatore di sangue, proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e sostenuta in Italia dal Ministero della Salute, le Aziende ed Enti Sanitarie nazionali e territoriali e le Associazioni nazionali e territoriali del donatore di sangue (come AVIS che opera in tutto il territorio nazionale sin dal 1927; nella Regione Friuli, la AFDS in attività dal 1958  ); la data del 14 giugno è stata scelta in memoria dello scienziato Karl Ernest Landsteiner (biologo e fisiologo scopritore dei gruppi sanguigni nel 1900 e del fattore Rh nel 1940, insieme all’immunologo A. Wiener).

L’importanza della donazione di sangue si evince dal ruolo essenziale che gli emocomponenti ed i plasmaderivati giocano come terapia di supporto in svariatissime situazioni medico-chirurgiche: infatti stando alle statistiche, nel mondo ogni 2 secondi c’è bisogno di una trasfusione di sangue. Ad oggi, la scienza non è riuscita a creare un valido sostituto del sangue, anche se le ricerche in campo sono attive da più di 70 anni; per cui l’unico modo per avere a disposizione il sangue o i suoi prodotti derivati rimane la donazione. Le trasfusioni di sangue rappresentano delle terapie salvavita in moltissime situazioni:

  • nei servizi di pronto soccorso e di emergenza;
  • negli interventi chirurgici
  • nella terapia delle malattie oncologiche ed ematologiche
  • nella terapia delle varie forme di anemia cronica, emofilia, immunodeficienze

Gli emocomponenti sono fondamentali per la terapia di base di svariate patologie:

  • plasma, quando vi si verificano perdite ingenti (ustioni estese, malattie tumorali epatiche, carenza di fattori della coagulazione non disponibili diversamente)
  • globuli rossi, in anemia; piastrine, in diverse patologie emorragiche
  • plasmaderivati fattore VIII e IX per emofilia; immunoglobuline aspecifiche per le malattie immunologiche;
  • albumina, in alcune malattie del fegato.

Donare sangue è un processo semplice che al giorno d’oggi non comporta alcun rischio per la persona che dona: i requisiti, le procedure, le informazioni per la tutela e salvaguardia del donatore sono rese standard a livello internazionale e sono oggetto di continuo aggiornamento da parte delle Enti socio-sanitarie e Associazioni coinvolte. Il processo di donazione comporta 4 fasi: la registrazione anagrafica del donatore; la visita medica completa; il prelievo venoso; il ristoro, l’ultima fase della donazione, che implica l’assunzione di liquidi, zuccheri e carboidrati ed eventuale riposo dal lavoro per le prossime 24h (in base al tipo di donazione).

I requisiti per poter donare il sangue sono contemplati nel Decreto del Ministero della Salute del 02.11.2015 (che modifica ed aggiorna i precedenti), in ‘’Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti’’, che reca le condizioni di ammissione / sospensione alla donazione dell’aspirante donatore. I criteri per la selezione dei donatori, il questionario anamnestico, l’informativa e consenso al trattamento dei dati personali sono così adottati e uniformati in tutto il territorio nazionale, al fine di garantire la raccolta dati clinici ed epidemiologici in modo standardizzato. In sostanza, è ammessa alla donazione una persona con età tra 18 e 60 anni, con peso non inferiore a 50kg, in buono stato di salute e con uno stile di vita privo di comportamenti a rischio. La visita medica individuale include la misurazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, eventuale ECG, ed esami del sangue completi, previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente. Come criteri assoluti di sospensione dalla donazione, sono riportati i test positivi per HIV, epatite B e C, storico clinico di anafilassi, malattie croniche ematologiche e d’organo; invece, la sospensione temporanea (di vari mesi) dalla donazione è prevista nei casi di interventi chirurgici maggiori, endoscopie, agopuntura, dopo piercing o tatuaggi; dopo patologie infettive, vaccinazioni, rientro da viaggi in zone che comportano rischio di contagio di malattie tropicali (es. malaria); gravidanza e parto.

Quando un donatore si presenta per almeno 2 volte nell’arco di 24 mesi presso una struttura trasfusionale per donare sangue, si definisce ‘’periodico’’: avere un numero maggiore di donatori periodici è uno degli obiettivi primari dei centri trasfusionali, in quanto i controlli ripetuti e regolari dello stato di salute dei donatori garantiscono maggior sicurezza ai pazienti riceventi ed ai donatori stessi. In occasione della prima donazione, gli esami del sangue includono i test specifici per determinare il gruppo sanguigno: Rh completo, AB0 completo, il fattore Kell, l’antigene Lewis; oltre alle analisi del sangue al completo (esame emocromocitometrico, formula leucocitaria completa, funzione renale ed epatica e.a.). Inoltre, il donatore periodico è sottoposto, almeno 1 volta all’anno, al controllo dei seguenti marker biologici: glicemia, colesterolo totale e frazionato, trigliceridi, creatinina, alanin-amino-transferasi ALT, protidemia totale, ferritinemia; alcuni dei quali fanno parte dall’elenco delle analisi del sangue di prima istanza eseguibili anche in farmacia, come supporto alla prevenzione e cura dello stato di salute ottimale della persona.

Confermata come farmacia di turno ad Udine, la farmacia Pelizzo pone il reparto Prevenzione ed analisi a disposizione degli utenti tutta la settimana, con orario continuato, dal lunedì al venerdì fino alle 21.00 e sabato e domenica fino alle 19.30, in ordine di poter garantire la continuità e la qualità ottimali del servizio agli utenti.