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08 Maggio 2018

Drssa Afrodita Alexe

Glutatione: struttura chimica e attività biochimica

Il glutatione è considerato uno dei più potenti antiossidanti endogeni dell’organismo umano. Dal punto di vista chimico, è una molecola tripeptidica sintetizzata partendo da acido glutammico, cisteina e glicina, sintesi biochimica in cui l’energia necessaria consumata è riconvertibile. La struttura chimica particolare conferisce a questa molecola capacità sia di ridursi, sia di ossidarsi, capacità che si traduce per reazioni chimiche di neutralizzazione dei cosiddetti radicali liberi, non solo quelli dell’ossigeno ma anche dell’azoto, i composti aromatici, i metalli pesanti: difatti è stata dimostrata l’azione diretta del glutatione contro i ROS, i nitriti/nitrati, i derivati del benzolo, toluolo, anilinici, i metalli tossici come cadmio, piombo, mercurio, alluminio.

La particolare capacità antiossidante del glutatione è correlata al suo modello biochimico di rigenerazione: il glutatione ossidato (in seguito alla neutralizzazione dei radicali liberi) viene riconvertito in glutatione ridotto, coinvolgendo il coenzima ossidoriduttivo NADPH, fondamentale costituente del corredo biochimico delle cellule. In questa maniera i livelli di glutatione nelle 2 forme si possono mantenere in equilibrio dinamico, proteggendo le cellule dai danni indotti dallo stress ossidativo.

La capacità antiossidante del glutatione

L’azione riducente del glutatione è fortemente supportata dalla presenza di oligoelementi come il selenio, la vitamina B2, la vitamina PP (niacina); soprattutto il selenio, che legato alla cisteina forma il substrato per vari isoenzimi della classe delle glutatione perossidasi, essenziali per la riconversione del glutatione ossidato in quello ridotto; di più, i polimorfismi genetici e le alterazioni nell’attività di questi enzimi sono correlati ai danni ossidativi a carico del DNA e di conseguenza alla suscettibilità individuale di sviluppare varie patologie (malattie congenite, tumori, malattie degenerative multiple). Nelle cellule in stato ottimale di salute, il rapporto tra le due forme di glutatione, ossidato e ridotto, è approssimato a 1:9; un suo aumento è considerato indice di stress ossidativo cellulare.

Il glutatione come ''antidoto'' dell'intossicazione da paracetamolo

Il glutatione è presente in tutte le cellule dell’organismo; più concentrato a livello della cellula epatica, dove è implicato nella protezione attiva contro vari fattori tossici eso-endogeni: il più conosciuto è il meccanismo di disintossicazione dal paracetamolo (conosciutissimo come ''tachipirina''), farmaco largamente utilizzato come antifebbrile e antidolorifico e che viene metabolizzato principalmente nel fegato. Quando accumulato in grandi quantità a livello epatico, il paracetamolo ossida direttamente il glutatione, provocandone la deplezione e allo stesso tempo producendo p-acetamidochinone, molecola con azione necrotica sull’epatocita; motivo per cui in clinica il glutatione viene utilizzato come antidoto ‘’rapido’’ nell’avvelenamento da paracetamolo; oppure, nel dubbio dell’insufficiente assorbimento e biodisponibilità del glutatione, a questo scopo viene utilizzata la N-acetilcisteina, che il corpo usa per ricavarne la cisteina, uno dei tre aminoacidi formatori di glutatione.

Le indicazioni e modo d'uso del glutatione negli integratori alimentari e nutrizionali

Data la sua intensa azione antiossidante, l’integrazione del glutatione può risultare utile come:

-antiossidante; diretto, ed indiretto come ‘’carrier’’ di altri antiossidanti (vitamina C, vitamina E)

-disintossicante: il glutatione è il metabolita principale per l’attività del citocromo P450, che consiste nella trasformazione chimica in molecole inattive e facilmente eliminabili, non solo dei farmaci ma anche di tutte le sostanze introdotte nell’organismo con l’alimentazione o dovuto all’inquinamento (i coadiuvanti alimentari, le tossine ambientali)

-immunomodulatore: sia per il ruolo diretto che gioca nella moltiplicazione dei linfociti T, sia per la neutralizzazione dei radicali liberi nelle cellule linfocitarie, il glutatione è una molecola essenziale per la buona funzionalità del sistema immunitario.

Pertanto può essere indicato nella cura e mantenimento di patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare (aterosclerosi), diabete, malattie infiammatorie e degenerative croniche, patologie dell’apparato respiratorio, AIDS; durante le terapie multiple invasive (radio e chemioterapia).

L’integrazione nutrizionale del glutatione può basarsi sulla sua formulazione come unico ingrediente, oppure in associazioni con altri attivi ad azione antiossidante; l’effetto terapeutico è dose-dipendente e fortemente soggetto a variazioni individuali. Per individuare la dose e la durata ottimali della cura antiossidante, si possono eseguire dei test specifici che valutano la capacità antiossidante dell’organismo, ovvero l’analisi dell’indice Redox; inoltre, per valutare l’integrità della membrana cellulare, e quindi della buona funzione dei lipidi di membrana (fortemente sottoposti a stress ossidativo), si può effettuare l’analisi lipidomica della membrana cellulare. Oggi, questi sono test che si possono richiedere anche in farmacia, con un semplice prelievo del sangue capillare; insieme alle analisi del sangue di prima istanza, ed ai servizi di secondo livello, entrano a far parte del corredo della nuova farmacia dei servizi. La farmacia Pelizzo, per effettuare gli esami del sangue ad Udine, mette a disposizione degli utenti il reparto Prevenzione ed analisi, da lunedì a domenica con orario continuato.

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