- aggiornato il 06/10/2023
Drssa Afrodita Alexe
GLICEMIA: cos’è e quali sono i valori normali?
La GLICEMIA indica il livello di glucosio (zucchero) nel sangue.
- Negli adulti in buono stato di salute, a digiuno, il valore della glicemia è compreso tra 60 e 99 mg/dL.
- Dopo i pasti questo valore può salire fino ai 130 -150 mg/dl, in relazione anche a quanti carboidrati abbiamo assunto durante il pasto.
- A digiuno in una persona non diabetica la glicemia non cala mai al di sotto dei 55-60 mg/dl, ed allo stesso modo, nonostante un pasto ricco, non può mai superare i 140 mg/dl.
Glicemia: come si misura?
- come analisi del sangue di prima istanza:
- autoanalisi domiciliare: con prelievo capillare e utilizzando un apparecchio chiamato glucometro
- analisi del sangue in farmacia: con prelievo capillare e l’ausilio di personale qualificato e dispositivi medicali certificati
- come analisi del sangue specifica: con prelievo venoso e con l’ausilio dei laboratori di analisi e personale qualificato
Glicemia: perché e quando misurarla con regolarità?
Misurare con regolarità la glicemia, eseguendo l'analisi del sangue, consente nelle persone a rischio di fare una diagnosi precoce del diabete.
I fattori di rischio per lo sviluppo della condizione di diabete sono
- l’età (fascia di popolazione sopra i 50 anni)
- la condizione di familiarità per diabete
- stato di obesità /sovrappeso
- limitata tolleranza al glucosio
- condizione di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperlipidemia familiare
Alle persone considerate a rischio può essere richiesto dal medico curante un controllo periodico della glicemia soprattutto se è stato rilevato un caso di prediabete, affinché questo non si trasformi in diabete vero e proprio.
DIABETE: cos'è, come si definisce, quali sono i tipi?
Con il termine diabete si definisce lo stato patologico complesso sviluppatosi a causa dell’accumulo di glucosio nel sangue, dovuto a disequilibri metabolici dello zucchero e, molto spesso, a deficit funzionale dell’ormone insulina, secreta dal pancreas e deputata a controllare i livelli sierici del glucosio.
Come si sa, la malattia diabetica può essere classificata fondamentalmente in 2 categorie:
-DIABETE INSULINO-DIPENDENTE, o tipo I: malattia di tipo autoimmune, in cui la produzione di insulina viene inibita irreversibilmente per la distruzione delle cellule pancreatiche, come risposta all’induzione immunologica; la terapia consiste in somministrazione giornaliera di insulina, assolutamente necessaria in quanto non più prodotta dall’organismo;
-DIABETE NON INSULINO-DIPENDENTE, o tipo II: malattia in cui la produzione di insulina viene ridotta in maniera più o meno significativa, in seguito a diversi fattori eso/endogeni; patologia multi-fattoriale nella quale al deficit di base di insulina si associa l’insulino-resistenza, sviluppata più o meno lentamente e che incide sul tipo e dose dei farmaci in pluriterapia.
A questi 2 tipi maggiori di diabete si aggiungono:
il DIABETE GESTAZIONALE : comparso durante la gravidanza, nelle donne in cui esiste una predisposizione genetica e che avranno maggior rischio di sviluppare diabete tipo II durante la vita
il DIABETE SECONDARIO : conseguenza di altre malattie o di terapia farmacologica a lungo termine con cortisonici od a.
Come si esegue la diagnosi di diabete? le analisi ed esami del sangue specifici
La diagnosi del diabete si basa sulla misurazione della GLICEMIA e dell’EMOGLOBINA GLICATA, con esito positivo quando:
1) in presenza di sintomi: la misurazione casuale (nell'arco della giornata, a prescindere dai pasti) della glicemia dà risultati maggiori di 200mg/dL
2) in assenza di sintomi:
- -la glicemia misurata a digiuno (la mattina o dopo 8h di digiuno) risulta uguale o maggiore di 126mg/dL, in 2 diversi momenti;
- -la glicemia misurata 2h dopo assunzione orale di glucosio (75g) risulta uguale o maggiore di 200mg/dL, in 2 diversi momenti;
- -la glicemia misurata in qualsiasi momento della giornata risulta uguale o maggiore di 200mg/dL e glicemia a digiuno con valori tra 100 e 125mg/dL, come ridotta tolleranza glucidica;
- -il valore dell’emoglobina glicata (HbA1c) è uguale o maggiore di 6.45%, ovvero uguale o maggiore a 48mmol/mol (il dosaggio della HbA1c deve essere standardizzato IFCC)
In base ai risultati delle analisi della glicemia e dell'emoglobina glicata sono stillati i criteri di diagnosi differenziata per altri stati di disglicemia (i quali comportano sempre un rischio maggiore di sviluppo della malattia diabetica):
--stato di ALTERATA GLICEMIA A DIGIUNO (Impaired Fasting Glucose, IFG): con valori di glicemia a digiuno 100-125 mg/dL
--stato di RIDOTTA TOLLERANZA AL GLUCOSIO (Impaired Glucose Tolerance, IGT): con valori di glicemia misurata dopo 2 ore dal carico orale di glucosio 140-199 mg/dL oppure dosaggio standardizzato IFCC della HbA1c con valori 42-48mmol/mol ovvero 6-6,49%)
Nel trattamento del diabete tipo I, la misurazione giornaliera della glicemia è essenziale ed obbligatoria per impostare e controllare la terapia insulinica; è fortemente consigliata nella terapia del diabete di tipo II, sia per verificare l’andamento della cura ipoglicemizzante (soprattutto per i farmaci che stimolano la secrezione di insulina, come le sulfoniluree e le glinidi) sia per la prevenzione delle ipoglicemie leggere e/o assintomatiche.
L’automonitoraggio glicemico è semplice e veloce, data la disponibilità di vari tipi di glucometri facilmente reperibili nelle strutture sanitarie, in ambulatorio come in farmacia oppure a casa.
La glicemia: quando misurarla? quante misurazioni giornaliere?
La frequenza delle misurazioni varia in base al tipo di diabete e alla terapia farmacologica prescritta:
- Diabete insulino-dipendente: tutti i giorni prima dei 3 pasti principali ed almeno 2 volte alla settimana 2h dopo l’inizio del pasto; aumentare la frequenza delle misurazioni in caso di sintomi quali tremore, sudore, vista offuscata, battiti accelerati del cuore; sempre quando si rivaluta lo schema di terapia farmacologica (associazione di altri farmaci, sostituzione del tipo di insulina).
- Diabete tipo 2 in trattamento con ipoglicemizzanti orali: il numero di controlli giornalieri della glicemia è in genere più elevato all’inizio della terapia o in occasione delle variazioni della stessa e tende a diminuire nel tempo con il raggiungimento dei valori glicemici desiderati e stabili. È preferibile impostare un profilo settimanale di routine di almeno 4 controlli ed eseguire fino a 2 controlli al giorno in presenza di rischio elevato di ipoglicemia o complicanze potenzialmente gravi dell’ipoglicemia (coronaropatia, vasculopatia cerebrale, retinopatia).
- Diabete di tipo 2 trattati con sola dieta associata ad attività fisica moderata e regolare: l’autocontrollo della glicemia è consigliato per prevenire e controllare il rischio d’insorgenza delle ipoglicemie asintomatiche e/o pichi iperglicemici acuti; generalmente si consigliano 2-4 controlli della glicemia, in vari momenti della giornata e non sempre alla stessa ora (dato che la glicemia varia nell’intero arco della giornata), dopo i pasti, prima e dopo l’attività fisica, ed anche dopo un evento stressante.
Con l’avvio della farmacia dei servizi, eseguire i test per la glicemia è diventato ancor più semplice e veloce: come già saputo, per fare le analisi del sangue ad Udine la farmacia Pelizzo, nel reparto Prevenzione ed analisi, rende disponibile il servizio agli utenti tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, con orario continuato.
Inoltre, per eseguire analisi ed esami del sangue specifici con prelievo venoso è aperto il nuovo Ambulatorio Pelizzo: si possono prenotare tutti gli esami del sangue, eseguibili con prelievo venoso e refertati in laboratorio di analisi certificato e validato a livello regionale e nazionale: per tutte le informazioni e per prenotazioni non esitate a contattarci direttamente.
fonti essenziali
epicentro.iss
msdmanuals.com