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12 Aprile 2023

Drssa Afrodita Alexe

Uno dei parametri di base rilevati con l’esame della bioimpedenziometria – BIA – è la massa magra: per definizione, con il termine ‘’massa magra’’ – LBM, Lean Body Mass - si indica la totalità dei componenti corporei dopo aver escluso il grasso di deposito (il tessuto adiposo).

Volendo identificare in modo approfondito i ruoli di ciascun parametro della composizione corporea, la LBM è stata suddivisa in 2 frazioni: la massa cellulare attiva – BCM, Body Cell Mass – e la massa extracellulare – ECM, ExtraCellular Mass. 

La suddivisione della massa magra in queste due frazioni ha grande importanza nel campo della dietetica e nutrizione: sapere qual è lo stato del metabolismo è punto cruciale di partenza per qualsiasi ridefinizione di un regime alimentare equilibrato e programma di attività fisica da mettere in atto.

 

La BCM – la Massa Cellulare Attiva: cos’è e come si definisce

La massa cellulare attiva rappresenta la parte di massa magra coinvolta direttamente in tutti i processi metabolici del nostro corpo: è il comparto tissutale attivo, comprendendo tutti i tessuti muscolari (circa il 60%), acqua intra ed extracellulare (compresa l’acqua che idrata il tessuto adiposo), gli organi interni (20%) ed il tessuto osseo.

La massa cellulare attiva è considerata indice qualitativo e quantitativo delle proteine nel nostro corpo: circa 2 terzi del totale delle proteine si trova nei muscoli, mentre il terzo restante viene utilizzato per la funzionalità degli organi interni, formazione di nuove cellule, attivazione e azione dei sistemi enzimatici, funzionalità del sistema immunitario.

La BCM come indice della quota proteica dell’organismo ci permette di valutare il grado di efficienza nell’intervenire per combattere qualsiasi status di stress, dai condizionamenti ormonali alle alterazioni infiammatorie croniche (artrite reumatoide come l’insufficienza cardiaca congestizia), dalla denutrizione all’invecchiamento fisiologico: è stato dimostrato con numerosi studi scientifici il collegamento tra la perdita di proteine corporee, il calo della BCM e l’aumento degli indicatori dell’infiammazione (incremento della produzione di citochine, tra cui il fattore di necrosi tumorale (TNF) -α e l’interleuchina (IL) -1β).

La massa cellulare attiva è considerata base di riferimento per la richiesta di ossigeno e la produzione di anidride carbonica in tutti i distretti del nostro corpo: il complesso processo redox alla base della vita stessa, attraverso il quale vengono convertiti i nutrienti e viene fornita l’energia vitale.

La massa cellulare attiva è anche indice quantitativo di potassio: circa il 98% del potassio corporeo è infatti collocato all’interno delle cellule (e soprattutto nel tessuto muscolare). Il potassio è un macroelemento essenziale per il nostro corpo, essendo coinvolto nella regolazione della contrazione muscolare (incluso il muscolo del cuore), della trasmissione nervosa, del flusso dei liquidi e minerali intra ed extracellulare, della funzione della pompa elettrolitica e bilancio idrosalino; nello scambio d’ossigeno e nella trasformazione del glucosio in glicogeno.

Essendo indice del consumo di ossigeno e come rappresentante dell’efficienza organica, la massa cellulare attiva è anche punto di partenza per il calcolo del metabolismo basale, utilizzando algoritmi di calcolo basati su rilevazioni fisiologiche (come i valori riportati da Kotler: il consumo di ossigeno varia da 8 a 10 ml / Kg di BCM, mentre il dispendio energetico è di 2,7 - 3,6 kcal/ora per kg di BCM - D.P.Kotler et coll., Am. J. Nutrition 1996)

La BCM – massa cellulare attiva: valori normali, alti e bassi

In condizioni fisiologiche normali, la BCM viene considerata circa il 40-50% del peso totale; il segnale d’allarme scatta per valori inferiori al 40% per gli uomini e al di sotto del 38% per le donne, soglie comunque da ridefinire e personalizzare in base alle caratteristiche individuali.

La BCM tende a diminuire con l’avanzare dell’età; in presenza di patologie ad andamento progressivo e come conseguenza di esse; è uno dei parametri indicativi di stato di denutrizione più o meno marcato.

La diminuzione della BCM è considerata indice della perdita di proteine e sarà sempre da valutare nelle diete ipocaloriche: un intervento dietetico a scopo di perdita/controllo del peso deve condurre alla riduzione della massa grassa lasciando pressoché inalterata la BCM (anche perché il recupero delle proteine corporee è molto più lento rispetto alla loro perdita).

L’attività fisica condotta in termini e tempi idonei ai fabbisogni individuali (dal semplice movimento all’allenamento intensivo per gli atleti) induce un aumento della BCM entro certi limiti: ovvero osservando le variazioni temporali della BCM si possono valutare l’andamento e l’efficacia dell’attività fisica svolta (se la BCM aumenta l’allenamento è svolto correttamente ad incrementare la massa muscolare; viceversa, se la BCM si riduce l’allenamento è troppo intensivo o troppo voluminoso e detta status di stress organico, per deperimento di massa cellulare e aumento dei liquidi extracellulari).

La valutazione della massa cellulare attiva con la BIA: quando e perché serve farla


La valutazione della BCM con la bioimpedenziometria è richiesta nell’ambito:

  • dietetico/nutrizionale – per individuare lo stato nutrizionale iniziale e per stabilire - e valutarne l’andamento – degli interventi atti alla riduzione e controllo del peso in tutti i campi di applicazione (sovrappeso e obesità, diabete, sindrome metabolica, recupero post-gravidanza ecc)
  • sportivo – per stabilire – e valutarne l’andamento – qualitativamente e quantitativamente gli interventi atti a delineare l’allenamento in tutti i campi di applicazione (per tutti gli sport, indipendentemente dall’impronta metabolica – aerobico/anaerobico, basale/intensivo ecc).

Inoltre la bioimpedenziometria permette di correlare la BCM a tutti gli altri parametri richiesti per un’indagine a visione temporale completa: la valutazione funzionale dell'acqua nell'organismo ( acqua intracellulare - ICW - ed extracellulare - ECW - ), il grado di idratazione della massa magra, l’angolo di base e metabolismo basale con il fabbisogno energetico, la massa grassa e il suo grado di idratazione.

La farmacia Pelizzo a Udine già da alcuni mesi pone a disposizione degli utenti l’esame della bioimpedenziometria – BIA – con l’innovativo apparecchio Biody Xpert ZM, che permette di ottenere tutti i parametri biologici richiesti per una corretta e completa valutazione della composizione corporea; l’esame è disponibile tutti i giorni della settimana da lunedì alla domenica con orario continuato, su prenotazione: per maggiori dettagli e per appuntamenti non esitate a contattarci direttamente.

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