0432 282891
23 Maggio 2018

Come generalità, le malattie parassitarie nel gatto sono causate dalla presenza di uno o più parassiti nel corpo del gatto, dovuta a contagio diretto (ad es. ingestione di carne o feci infette) od indiretto (per via di vettori esterni quali pulci, zanzare ecc che veicolano uova o larve di parassiti). Alcune di queste malattie rientrano nella categoria delle zoonosi, cioè trasmissibili all’uomo. Prevenire e curare le malattie parassitarie del nostro gatto è quindi essenziale non solo per mantenere il suo stato di salute ottimale ma anche per avere la garanzia di una convivenza sana in famiglia in particolare e nell’ambiente più in generale.

Un’infestazione parassitaria frequente nei gatti, comunemente chiamata otoacariasi, consiste nella presenza di acari nelle orecchie del gatto; gli acari sono parassiti di dimensioni microscopiche, della classe degli aracnidi, che colonizzano il padiglione auricolare dove creano dei danni sia per azione diretta (causando microlesioni cutanee, piccole emorragie dovute alla rottura di capillari, prurito intenso che induce il gatto a grattarsi) sia per ulteriore infezione batterica. I sintomi sono evidenti: il gatto si gratta continuamente l’orecchio affetto, possono essere presenti piccole lesioni che rimangono sempre aperte, il cerume è denso e di colore marrone scuro o nero. La cura consiste nel trattamento antiparassitario sotto forma di spray o gocce auricolari, a seconda del parere del medico veterinario. Le buone norme della prevenzione indicano di eseguire controlli frequenti delle orecchie del gatto e di pulirle utilizzando un detergente liquido specifico, seguendo le regole generali per la pulizia del condotto uditivo esterno (no cotton-fioc, no in presenza di lesioni cutanee o del timpano). Sempre in via di prevenzione, il medico veterinario consiglierà l’utilizzo di uno dei prodotti spot-on in commercio, fialette con gocce antiparassitarie da applicare sulla cute del nostro micio.

Nei gatti, le infestazioni più frequenti sono quelle dirette, date da parassiti appartenenti alle classi dei vermi: le più conosciute sono la classe dei Nematodi (vermi cilindrici) e quella dei Cestodi (vermi piatti). L’infestazione avviene per ingestione accidentale di feci infette o di ospiti intermedi infetti: piccoli roditori, uccelli, vermi, coleotteri. Ogni specie parassita segue un proprio ciclo di vita con vari stadi di sviluppo; di solito il gatto presenta un’infestazione mista, con presenti almeno 2 specie parassitarie. Il gatto presenta sintomi specifici: prurito anale, perdita di pelo e cambiamenti nell’aspetto del manto (arruffato, spento), perdita di peso, vomito e diarrea. Si può osservare ad occhio nudo la presenza di vermi nelle feci; di solito il medico richiede e sottopone all’esame biologico un campione di feci del gatto malato, per individuare in maniera precisa il tipo di infestazione. La cura consiste nella somministrazione di antielmintici (vermifughi o vermicidi) che il medico sceglierà in base all’età e peso del gatto ed anche al tipo di parassita presente. Di queste malattie, alcune sono trasmissibili all’uomo, come ad esempio l’infestazione da Toxocara cati (del gruppo dei nematodi ascaridi), provocata dall’ingestione accidentale di uova infette e che si manifesta per la presenza di larve viscerali migranti che possono raggiungere la cavità oculare. Più importante come zoonosi è l’infestazione data dalla forma larvale di Echinococcus granulosus, raro nei gatti ma che nell’uomo può comportare una patologia nota come idatidosi cistica.  

Tra le infestazioni veicolate da vettori intermedi, un ceno particolare va dato alla filariosi, fino a poco tempo fa considerata esclusiva del cane: si tratta della malattia infettiva indotta da Dirofilaria immitis (filariosi cardiopolmonare) oppure cutanea (Dirofilaria repens); la profilassi consiste nella somministrazione per uso topico od interno di un antiparassitario (ad esempio selamectina), per tutto il periodo estivo, con cadenza mensile.

Altri parassiti che possono colpire il gatto sono i protozoi, organismi microscopici di cui i più conosciuti sono Giardia, Coccidi, Toxoplasma. Quest’ultima è verosimilmente la più nota in quanto può comportare seri rischi di salute per le persone, in particolare per la donna incinta, soprattutto se il contagio avviene nei primi 3 mesi di gravidanza. Il gatto presenta sintomi diversi e generalmente non acuti: mancanza di appetito, perdita di peso, apatia, difficoltà respiratorie, diarrea; sintomi che non sempre riusciamo a valutare correttamente. La cura consiste nella somministrazione di antibiotici, scelti dal veterinario che ne indicherà i modi e durata ed eseguirà esami del sangue specifici.

La prevenzione delle malattie parassitarie nel gatto consta nel rispettare le regole generali igienico-sanitarie in casa e nell’ambiente esterno, assicurare al gatto un’alimentazione completa di tutti i nutrienti, seguire il calendario delle sue vaccinazioni, tenere sotto controllo la presenza dei parassiti esterni (pulci, zecche, zanzare..) con l’utilizzo dei prodotti in spray o fialette, a cadenza mensile per tutto il periodo del caldo.

La farmacia Pelizzo, come farmacia veterinaria a d Udine, continua a mantenere e sviluppare il reparto dei farmaci veterinari e prodotti complementari sempre e prontamente rifornito, a disposizione degli utenti 7 giorni su 7 con orario continuato, per rendere un servizio farmaceutico continuativo a 360°.