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23 Maggio 2024

pulsossimetria con O2 RING

aggiornato il 23/05/2024

Drssa Afrodita Alexe

Con il termine ‘’ossigenoterapia’’ viene definita la somministrazione di ossigeno come terapia coadiuvante nei pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta o cronica.

L'obiettivo della somministrazione di ossigeno è di ridurre lo sforzo respiratorio e cardiaco incrementando il livello di ossigenazione del sangue, in tutte le situazioni che lo richiedono (alterazioni/affezioni cardio-respiratorie e polmonari).

L’ossigeno viene prodotto e fornito come gas medicinale, essendo un farmaco a tutti gli effetti (DLvo 219/06) la cui dispensazione è regolamentata come per tutti gli altri farmaci.

Saturimetri: cosa sono e come si usano

L'ossigeno costituisce circa il 21% dell'aria respirata; viene introdotto nell'organismo attraverso i polmoni con il processo di respirazione e distribuito in tutti gli organi e tessuti tramite la rete dei vasi sanguigni. 

Nel sangue, per poter essere trasportato verso i distretti del corpo, l’ossigeno si lega ad una proteina specifica - l'emoglobina - in alta percentuale (più di 97%); una piccola quantità (meno di 3%) rimane disciolto nel sangue in stato libero.

Insieme all'ossigeno, nel sangue si trova in stato libero (disciolto) anche l'anidride carbonica - CO2; i 2 componenti gassosi sono mantenuti in equilibrio dinamico tramite i meccanismi di scambio polmonare nei processi di flusso respiratorio.

La saturazione in O2 dell’emoglobina (SpO2) nel sangue arterioso viene misurata con il saturimetro (detto anche ossimetro o pulsossimetro), un apparecchio di piccole dimensioni collegato al paziente tramite una probe digitale;

Azienda friulana dona un saturimetro ai suoi clienti, Udine, 17 dicembre  2020

di facile ed intuitivo utilizzo, i saturimetri effettuano rilevazioni a sequenza oppure continuate della saturazione in ossigeno del sangue (SpO2) contemporaneamente alla frequenza cardiaca (FC), per avere informazioni circa le modifiche delle condizioni base del paziente (in riposo diurno o notturno, sotto sforzo fisico di bassa/media/alta entità) e per valutare in tempo reale la sua funzionalità respiratoria generale.

Correlata alla SpO2, la pressione parziale di O2 nel sangue arterioso (PAO2) rappresenta la quantità di ossigeno fisicamente disciolta nel sangue ed è rilevabile con esame emogasanalitico, effettuato con prelievo di sangue dall’arteria radiale del polso e che indica anche la quantità di anidride carbonica (CO2) presente nel sangue.

I valori considerati normali della saturimetria sono compresi tra 95 e 100%; sotto la soglia del 95% si riscontra uno stato di ipossia di vari gradi (sotto 85 si arriva a forte rischio di arresto cardiaco).

Più in dettaglio, i valori normali di O2 e CO2 nel sangue sono

-- saturazione in ossigeno (SAT, SpO2) 95-100%

-- contenuto totale di ossigeno (O2CT) 17-21vol%

-- concentrazione di CO2 (TCO2) 21-30 mmol/L (o mEq/L)

-- pressione parziale di CO2 (pCO2 o PaCO2) 35-45 mmHg

Saturimetria: quando viene indicata?

Solitamente la saturimetria si effettua durante le visite in studio medico oppure in autonomia al proprio domicilio utilizzando un pulsossimetro (saturimetro) per valutare la funzionalità cardiorespiratoria, nei casi di:

  •  disturbi dell’apparato respiratorio (asma allergica e non allergica, BPCO, bronchiti e polmoniti, enfisema, tumori del polmone e della pleura);
  •  abitudine a fumare ;
  •  sindromi delle apnee notturne e russamento;
  •  disturbi maggiori del sonno
  •  valutazione del danno respiratorio funzionale indotto da agenti nocivi esterni lavorativi e/o ambientali;
  •  controllo della buona funzionalità respiratoria in condizioni fisiopatologiche comportanti rischio cardiorespiratorio (diabete e sindromi metaboliche, sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, insufficienza cardiaca, ictus, infarto del miocardio)
  •  monitoraggio dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta o cronica, in terapia domiciliare con ossigeno a lungo termine oppure in ossigenoterapia temporanea.

L’ossigenoterapia viene indicata nei casi in cui vi è presente una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue; si rende necessaria per aumentare l’ossigenazione dei tessuti, modulare lo sforzo respiratorio e cardiaco, migliorare la qualità di vita e aumentare la sopravvivenza.

L'ossigeno come farmaco: quando e come viene somministrato?

La somministrazione domiciliare di ossigeno ha come scopo :

-- migliorare l’apporto di ossigeno ai tessuti,

-- agevolare il lavoro ventilatorio del polmone riducendo la fatica nel respiro

-- ridurre i rischi d’insorgenza di varie complicanze cardio-polmonari (cuore polmonare, patologie circolatorie periferiche ecc).

L'ossigenoterapia domiciliare ha carattere temporaneo in caso di attacco acuto di asma, riacutizzazioni di BPCO, insufficienza cardiaca acuta, riabilitazione post-infarto e post-ictus.

La somministrazione di ossigeno a domicilio diventa a carattere permanente in caso di:

  • -stato di BPCO con PAO2<55mmHg non modificabile altrimenti, in pazienti clinicamente stabili
  • -stato di BPCO con PAO2 55-60mmHg in presenza di altri segni clinici e sintomi (dispnea/apnea notturna, edemi, ipertensione polmonare)
  • -fibrosi cistica, patologie neuromuscolari o scheletriche, neoplasie terminali (stati in cui è presente dispnea grave);
  • -scompenso cardiaco con PAO2< 55mmHg o con ipossiemia notturna (rilevabile con saturimetro a rilevazione costante e continua).

Per l’ossigenoterapia domiciliare a breve termine sono utilizzate le bombole - contenitori di ossigeno gassoso sotto alta pressione, di varie capacità e dotate di valvole di regolazione del flusso.

Dato il loro peso e i rischi che la loro gestione comporta, è consigliato l’ancoraggio a muro tramite una catena; è vietato lubrificare le parti componenti della bombola (valvole ecc) e per combattere la secchezza indotta delle mucose e della pelle è fortemente consigliato l’uso delle sole paste all’acqua.

Il medico può prescrivere su ricetta specifica SSN l'erogazione delle bombole di ossigeno, che possono essere quindi ordinate anche in farmacia territoriale tramite canali specializzati (con operatore qualificato).

Per la ossigenoterapia a domicilio a lungo termine, si utilizzano i concentratori di ossigeno: apparecchi collegati alla rete elettrica della casa che aumentano l’afflusso di ossigeno puro dall’aria ambiente, trattenendo gli altri gas (soprattutto l’azoto); il paziente assume l’ossigeno tramite cannule nasali, maschere o cateteri trans-tracheali.

Un altro tipo di apparecchi erogatori di ossigeno è il contenitore di ossigeno liquido, che consiste in una unità base in cui è conservato O2 liquido e una unità portatile ricaricabile dalla base e in grado di fornire O2 gassoso a flussi indicati in terapia, sistema che permette alla persona di svolgere le sue attività quotidiane in autonomia.

Questi tipi di apparecchi sono ordinabili su richiesta specifica da parte del medico specialista, in seguito ad esecuzione di analisi specifiche (emogasanalisi, test  ergospirometrico ecc), con erogazione del servizio tramite canale specializzato.

Reazioni avverse ed effetti indesiderati dell'ossigenoterapia

La reazione avversa più comune dell'utilizzo dell'ossigeno è la secchezza delle mucose e della cute causata dal flusso continuo del gas, a cui si aggiunge il rischio di comparsa delle ulcere da decubito in seguito a contatto prolungato con i dispositivi adiacenti (la maschera o le cannule nasali, gli ‘’occhialini’’).

È consigliato l’uso dell’umidificatore (gorgogliatore), in questa maniera riducendosi la possibilità che l’uso continuato dell’ossigeno possa asciugare eccessivamente le mucose nasali e orale con conseguente irritazione.

Come farmaco, l’ossigeno è soggetto a prescrizione medica, alla quale il medico allegherà tutte le informazioni riguardanti il flusso d’ossigeno da erogare e la durata complessiva della cura.

Come presidio socio-sanitario, la farmacia territoriale eroga il servizio di dispensazione ai cittadini, delle bombole d'ossigeno prescrittte ed indicate dal medico; inoltre in farmacia sono disponibili tutti gli accessori e vari dispositivi coadiuvanti alla ossigenoterapia (acqua depurata, gorgogliatori, maschere, cannule, occhialini ecc).

In farmacia Pelizzo a Udine come servizi alla persona si conta anche il servizio di prestazione della saturimetria con O2 RING: monitoraggio esteso della saturazione in ossigeno del sangue e della frequenza cardiaca nelle ore di riposo notturno.

tutti i dettagli, al link 

https://www.farmaciapelizzo.it/servizi/prevenzione-ed-analisi-del-sangue...

pulsossimetria con O2 RING

Come sempre, la farmacia Pelizzo a Udine mette a disposizione il reparto Prevenzione ed analisi, per fare gli esami del sangue ad Udine, con orario continuato da lunedì alla domenica inclusa.

Nel reparto Elettromedicale, la farmacia Pelizzo a Udine dispone per i cittadini di una vasta gamma di apparecchi elettromedicali validati e certificati per l'automisurazione, quali

  • saturimetri (pulsossimetri)
  • termometri
  • misuratori automatici di pressione arteriosa 
  • apparecchi per aerosolterapia

​Per maggiori informazioni, non esitate a contattarci direttamente.

fonti essenziali

msd.manuals

researchgate.net

htn.it