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09 Ottobre 2023

Dott.ssa Afrodita Alexe

L’influenza: cos’è e quali sono le sue caratteristiche?

L’influenza, o malattia influenzale, è nota a tutti come una malattia infettiva acuta delle alte vie respiratorie, provocata da virus a RNA della famiglia Orthomyxoviridae.

I virus sono agenti infettanti microscopici, con dimensioni da 20 a 400nm; generalmente sono strutturati come particelle sferiche formate da una parte interna dove si trova l’informazione genetica - un acido nucleico (RNA o DNA) -  circondata da un involucro (membrana) proteico.

 I virus sono particelle dormienti: per moltiplicarsi devono necessariamente penetrare all’interno di cellule viventi e utilizzarne le funzionalità per produrre nuove particelle virali.

I virus dell’influenza: quanti tipi ci sono?

Si conoscono 3 tipi di virus influenzali appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae: A (i più virulenti nell’uomo), B e C.

I virus A e B si diversificano in vari sottotipi in base alle combinazioni delle glicoproteine (emoagglutinina, HA; neuraminidasi, NA) sulla loro superficie.

In particolare, il virus dell’influenza A è costituito dalla parte interna dove è collocato il RNA segmentato in 8 parti di cui ciascuna legata a una proteina (appunto chiamata nucleoproteina, NP); e dall’involucro esterno, una membrana nella quale sono ancorate le proteine di superficie HA ed NA: ad oggi se ne conoscono diversi tipi (16 HA ed 8 NA), dalle quali combinazioni nascono i diversi sottotipi di virus (chiamati appunto H1N1, H3N2 ecc).

Per i virus A è stata identificata come serbatoio naturale la specie aviaria; i virus B sono invece quasi esclusivamente patogeni della razza umana, la virosi influenzale B è meno frequente e meno virulenta; l’influenza C è comune a uomo e suino potendo causare vere e proprie epidemie nelle zone a rischio.

Influenza: come avviene il contagio e quali sono i rischi maggiori?

Il contagio con le particelle virali avviene tramite contatto diretto con persone e/o superfici infette: per lo più per via aerea (tramite i droplets) ma anche per vie cutanea ed oculare (mano infetta che tocca l’occhio).

Per la malattia influenzale il periodo di incubazione è corto (24-36h); la contagiosità inizia già nelle 24h prima della comparsa dei sintomi e finisce circa una settimana dopo la scomparsa degli stessi (i bambini e i soggetti immunodepressi sono contagiosi ancor più a lungo).

Il picco influenzale avviene durante la stagione fredda, presentando eziologia multifattoriale:

--le temperature basse e la riduzione del tasso di umidità dell’aria (anche se nelle regioni tropicali il picco influenzale avviene proprio nel periodo delle piogge);

--l’affollamento dei luoghi pubblici e la riduzione delle attività svolte all’aperto.

Alcuni test scientifici collegano la riduzione dei livelli sistemici di vitamina D durante l’inverno con l’insorgenza del virus ed il maggior rischio di contrarre l’influenza.

I sintomi più comuni dell’influenza

I sintomi comuni sono

  1. febbre all’esordio molto alta,
  2. starnuti, congestione nasale e rinorrea,
  3. mal di testa e mal di gola,
  4. brividi e dolori muscolari generalizzati,
  5. disidratazione e secchezza delle mucose,
  6. tosse secca irritativa (che può anche permanere per più di 2 settimane).

Nei bambini piccoli è frequentemente presente la componente gastrointestinale (vomito e diarrea) mentre le persone anziane accusano di più stato confusionale, stanchezza ed astenia.

Le complicanze della malattia influenzale

Tra le complicazioni della malattia influenzale vi è in primis la co-infezione batterica (sinusiti, otiti, broncopolmonite batterica acuta), come anche il peggioramento di un quadro clinico preesistente (asma e BPCO, diabete, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni).

Ogni anno l’influenza A HxNx colpisce centinaia di milioni di persone in tutto il mondo; in Italia, la scorsa stagione influenzale ha contato quasi 14 milioni di casi, di cui gran parte bambini in età prescolare e scolare e anziani.

L’OMS svolge un’attività globale di sorveglianza sulla malattia influenzale, nello sforzo di scongiurare possibili epidemie/pandemie come quelle del secolo scorso (l’influenza spagnola, 1918-1919; l’influenza asiatica, 1957; l’influenza di Hong Kong, 1968).

L’attività di monitoraggio è sostenuta dai Centri Nazionali per l’Influenza, in Italia operante all’interno del Dipartimento malattie infettive dell’ISS; i rapporti della rete Influnet, stillati in sequenza settimanale per i mesi invernali, sono reperibili sui siti web del Ministero della Salute e dell’ISS.

La campagna vaccinale antinfluenzale: come e quando vaccinarsi?

In base ai dati raccolti e all’analisi dei sottotipi virali coinvolti nell’infezione virale di ogni stagione, si sintetizzano i vaccini antinfluenzali, messi a disposizione durante le campagne di vaccinazione che durano generalmente da ottobre a fine dicembre (salvo diversa indicazione da parte delle Enti socio-sanitarie). La protezione indotta dal vaccino inizia dopo circa 2 settimane dall’inoculazione e si protrae per 6-8 mesi per poi andare a diminuire gradualmente.

La vaccinazione antinfluenzale è disponibile gratuitamente per le categorie a rischio: bambini dall’età di 6mesi, donne in gravidanza e allattamento, anziani sopra i 65anni; operatori nelle reti socio-sanitarie; persone in politerapia farmacologica e ad alto rischio d’insorgenza di complicanze (affetti da malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche, patologie renali ed a.)

L’influenza e raffreddore: quali sono le differenze?

Nel gruppo delle malattie virali respiratorie/stagionali vengono incluse l’influenza, il raffreddore, le sindromi parainfluenzali e più generalmente tutte le virosi respiratorie: i virus responsabili sono diversi tra loro ma i sintomi più comuni sono gli stessi, per cui la diagnosi differenziata viene eseguita in studio medico.

Per l’influenza, è caratteristica la comparsa di 3 sintomi chiave contemporaneamente (la cosiddetta triade dei sintomi): febbre alta improvvisa, almeno un segno clinico respiratorio (naso chiuso, mal di gola, tosse…) ed almeno un segno clinico sistemico (dolori e distress muscolare, mal di testa, astenia improvvisa…)

L’influenza: cura e prevenzione

La cura dell’influenza è sintomatica, approcciandosi sulla cura di ogni sintomo all’occorrenza: antifebbrili, antinfiammatori, antitussivi ed espettoranti, lavaggi nasali eseguiti spesso costituiscono il quadro generale dell’intervento curativo; è importante prevenire la disidratazione assumendo liquidi in quantità (acqua e bevande idrosaline povere di zuccheri).

E’ altrettanto importante prevenire il contagio e la diffusone dei virus mettendo in pratica le buone norme d’igiene e ricorrendo eventualmente a un breve periodo di autoisolamento.

Nella cura e prevenzione dell’influenza trovano un largo impiego i rimedi fitoterapici e di integrazione naturale: estratti botanici come l’echinacea, l’uncaria, il sambuco, la tabebuia, la rosa canina sono da sempre utilizzati sia per contrastare i sintomi influenzali sia per aumentare le difese immunitarie e favorire l’innesco di una efficace risposta immunitaria.

La farmacia Pelizzo tradizionale farmacia di turno ad Udine pone a disposizione degli utenti tutti i servizi 7 giorni su 7 sempre con orario continuato: nel reparto Integrazione&Nutrizione si possono trovare gli integratori alimentari a base di estratti erbali come l’echinacea, il sambuco nero, l’uncaria, associati a vitamina C, vitamina D, zinco, probiotici ed altri attivi specifici per l’aumento delle difese immunitarie e la prevenzione delle malattie stagionali; per saperne di più non esitate a contattarci direttamente.

 

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