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30 Giugno 2017

Come farmacia veterinaria ad Udine oggi parliamo di farmaci veterinari detraibili. 

Secondo quanto afferma il rapporto ASSALCO-Zoomark 2016- Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e Cura degli animali da compagnia- in Italia il numero di pet registrati ha avuto negli ultimi 10 anni una crescita esponenziale, arrivando a 60 milioni a fine 2016: una media di 1 animale pro abitante. Del numero totale di pet, i primi sulla lista sono i pesci, contando approssimativamente 30milioni; cani e gatti ne rappresentano circa 14 milioni; uccelli quasi 13milioni; il resto sono piccoli mammiferi, roditori, rettili e altri. Il fatto di questa crescita numerica è collegata all’evoluzione culturale umana: l’animale di compagnia è ormai entrato a far parte della famiglia a tutti gli effetti, è amato e accudito con attenzione, gli vengono riservati tempo e spazio personali, non è mai dimenticato. La crescente richiesta di informazioni specifiche su cure specialistiche, regimi alimentari a fini particolari, prevenzione e cura delle patologie trasmissibili all’uomo ha fatto sì che il reparto veterinaria della farmacia sia in costante aggiornamento a pari passo con la ricerca scientifica. Secondo i dati statistici raccolti in un rapporto di QuintilesIMS, nel 2016 a livello nazionale la spesa sui farmaci veterinari e prodotti complementari è stata di 2% del totale canale farmacia: una cifra marcata che indica quanto il reparto veterinaria in farmacia sia diventato importante insieme alla figura del farmacista nel consiglio complementare. Come farmacia di turno a Udine, la farmacia Pelizzo ha sviluppato un importante reparto veterinario, sempre prontamente rifornito e a disposizione degli utenti 7 giorni su 7 grazie all’orario continuato della farmacia.

I farmaci veterinari si sottopongono alle stesse regolamentazioni dei farmaci per uso umano: dalle prescrizioni mediche (antibiotici, antidolorifici, antiemetici, cortisonici, antiparassitari) su ricetta unica o ripetibile, alle associazioni dei prodotti complementari e dermocosmetici (detergenti specifici, disinfettanti, disinfestanti per l’ambiente ecc). La dispensazione dei farmaci veterinari segue quindi lo stesso iter del farmaco umano: il 90% del farmaco veterinario è dispensabile dietro presentazione di ricetta medica (solo pochi non presentano obbligo di ricetta, come ad esempio Frontline, usato nei cani e gatti per la prevenzione delle infestazioni da pulci, zecche, zanzare); la spesa può essere inclusa nella dichiarazione dei redditi, in certe condizioni e limiti spiegati recentemente dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 7/E (4 aprile 2017). In termini di importi, è prevista la detrazione dall’Irpef pari al 19% della spesa veterinaria sostenuta nel corso dell’anno precedente, fino a un massimo di € 387,34 e con una franchigia di € 129,1 ;in pratica si possono detrarre:

-le spese relative alle prestazioni del medico veterinario, gli interventi presso le cliniche veterinarie, le analisi di laboratorio e le indagini specifiche;

-le spese relative all’acquisto dei medicinali prescritti dal medico veterinario: gli importi dei farmaci erogati non solo nel canale farmacia e parafarmacia, ma anche nelle strutture e negozi diversi purché autorizzati a ciò dal Ministero della Salute (come ad esempio i farmaci OTC nella grande distribuzione, nei petshop, negli esercizi commerciali autorizzati alla vendita online).

Come previsto dalla legge 296 del 2006, la spesa dev’essere comprovata dallo scontrino parlante, che deve riportare oltre il codice fiscale della persona che ha sostenuto l’acquisto (che non è necessariamente il proprietario dell’animale), la natura, la qualità e la quantità dei servizi o dei medicinali erogati (in particolare il codice ministeriale -dell’autorizzazione in commercio-del farmaco stesso). Non è più necessario invece per il contribuente conservare le ricette mediche (vedi Risoluzione n.24, 27/02/2017). La spesa veterinaria usufruibile in detrazione interessa solo gli animali da compagnia o per la pratica sportiva legalmente detenuti; la documentazione attestante la spesa – fatture e scontrini parlanti- saranno da controllare e conservare per 5 anni consecutivi alla data della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nel 730 precompilato invece si ritroveranno gli importi dei farmaci veterinari che il farmacista trasmetterà in via telematica al Sistema Tessera Sanitaria, a meno che il contribuente eviti espressamente di comunicare il proprio codice fiscale all’atto dell’acquisto.

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