Drssa Afrodita Alexe
Tra gli estratti botanici più utilizzati come immunostimolanti antiossidanti si conta anche quello delle bacche di sambuco nero, conosciuto sin dall’antichità per le sue proprietà toniche, immunomodulanti e antiossidanti, emollienti ed espettoranti, antifebbrili ed antinevralgiche.
Il Sambuco nero: definizione, caratteristiche e proprietà
Il gruppo di piante Sambucus conta varie specie di cui le più comuni sono il Sambucus nigra, il S. racemosa e il S.ebulus (quest’ultimo tossico per l’uomo).
Il sambuco nero – Sambucus nigra L., fam.Caprifoliaceae (Adoxaceae) – è una pianta legnosa a portamento cespuglioso, di grandezze diverse da arbusto ad alberello, con inflorescenza molto vistosa a forma d’ombrelle di colore bianco-crema dal profumo caratteristico e con frutti a forma di piccole bacche succose di colore nero-viola con 2-3 semi all’interno.
L’habitat del sambuco nero è molto esteso: è presente praticamente in tutte le regioni, dalla pianura alle regioni subalpine, nei boschi umidi, parchi e siepi, nei giardini e ai margini della strade.
Il sambuco nero è conosciuto praticamente da sempre: a scopo medicinale vengono utilizzati i fiori e le bacche; la raccolta dei fiori avviene in primavera prima della completa fioritura, mentre le bacche si raccolgono a fine estate-inizio autunno (prevalentemente settembre).
Il sambuco nero: composizione e costituenti principali
I fiori di sambuco sono ricchi in
- triterpeni (acido ursolico e derivati; acido oleanolico; alfa e beta-amirina)
- flavonoidi (rutina; quercetina; kaempferolo)
- acidi fenolici (acido clorogenico)
- steroli, oli grassi (acidi linoleico, linolenico, palmitico), alcani
- mucillagini, pectine, proteine
- oligominerali e olii volatili
La composizione delle bacche di sambuco nero è altrettanto ricca:
- flavonoidi (rutina, quercetina)
- tannini, composti fenolici (acido caffeico, acido clorogenico), glucosidi, acidi grassi
- vitamine C, A, alcune del gruppo B
- acidi organici (acetico, citrico, malico)
- minerali (potassio, calcio, sodio, fosforo, ferro, manganese, rame, zinco, magnesio)
- carboidrati, proteine e fibre
Oltre ai componenti ad azione benefica, la pianta contiene anche sostanze come alcaloidi e glicosidi cianogenetici con azione potenzialmente tossica (come ad esempio la sambunigrina); per cui la raccolta e preparazione dei prodotti destinati all’utilizzo alimentare od integrativo seguono procedure specifiche di purificazione e separazione degli attivi.
Il sambuco nero: indicazioni e modalità di utilizzo
I preparati a base di estratti di sambuco sono conosciuti sin dall’antichità: il succo, il concentrato, lo sciroppo di fiori o di bacche di sambuco sono stati descritti in medicina popolare nella cura
- delle malattie da raffreddamento, simil-influenzali, dell’albero respiratorio;
- delle malattie infiammatorie croniche (artriti/artrosi, reumatismo, sciatosi),
- come drenanti attivatori del metabolismo nel controllo del peso
- come tonici e immunostimolanti nel cambio di stagione di primavera, per le azioni diaforetiche, drenanti e depurative, detossinanti e antiossidanti.
Gli estratti di sambuco trovano indicazioni utili come:
- antifebbrile diaforetico, disinfiammante delle mucose ed astringente, nella cura di raffreddore, rinite, tosse grassa e secca, sintomi influenzali; tonico astringente delle vie aeree superiori (azione benefica sulle mucose del naso e gola, potenziandone la resistenza a infezioni, irritazioni ed allergie)
- antiossidante immunostimolante, nella prevenzione delle malattie stagionali (molto spesso in associazione con l’echinacea, beta-glucani, vitamina C, vitamine del gruppo B, minerali come zinco e rame)
- antidolorifico antinevralgico con potenziale antireumatico, nella cura e mantenimento delle affezioni dell’apparato muscolo-scheletrico
- detossinante depurativo; con azione benefica sul sistema linfatico e sulla pressione sanguigna
- calmante lenitiva, anti-irritazioni ed anti-arrossamento, astringente e sebo-normalizzante, sotto forma di impacchi, bagnature, collutori, lozioni ed unguenti
L’utilizzo dell’estratto di sambuco è sicuro e con ottima tollerabilità alle dosi consigliate; in gravidanza ed allattamento vi è comunque consigliato chiedere al medico prima dell’assunzione. Un ceno particolare va dato al consumo delle bacche immature in quanto possono indurre intossicazione acuta con nausea e vomito, diarrea e crampi addominali.
Il sambuco nero negli integratori alimentari e nutrizionali in farmacia
Il sambuco nero trova impiego in svariatissime formulazioni, come tisane ed infusi, decotti, tinture, concentrati e sciroppi, estratti secchi titolati e standardizzati in formule solide (compresse, tavolette, opercoli e capsule vegetali); la dose generalmente indicata è di 200-500mg al giorno (i riferimenti specifici sono riportati per ogni formulazione in parte).
Negli integratori alimentari spesso il sambuco è associato ad altri estratti botanici (echinacea, funghi cinesi, uncaria, astragalo, rosa canina, larice), vitamine (vitamina C, A, D, E, il gruppo B), minerali (zinco, selenio), altri attivi con azione specifica immunomodulante, antiossidante, cellulo-protettiva (L-lisina, beta-glucani, probiotici e prebiotici).
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Fonti essenziali
- infoerbe.com
- msd.manuals