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01 Luglio 2024

drssa Afrodita Alexe

Quali sono i rimedi naturali più utilizzati per abbassare il colesterolo?

Nella prevenzione, cura e mantenimento delle dislipidemie -  il cosiddetto colesterolo alto: la condizione fisiopatologica nella quale i livelli sierici di colesterolo superano la soglia di 190-200mg/dL – spesso vengono utilizzati estratti vegetali, fitoterapici ed altri rimedi naturali di cui alcuni già di comprovata efficacia riportata dalla letteratura scientifica:

  • riso rosso fermentato
  • tè verde
  • aglio
  • glucomannano
  • carciofo
  • fitosteroli – steroli vegetali
  • lecitina di soia
  • berberina
  • beta-glucani

RISO ROSSO FERMENTATO

Tra tutti i rimedi naturali con effetto ipocolesterolemizzante, il riso rosso fermentato occupa il primo posto essendo utilizzato in medicina tradizionale per aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e per preservare la salute cardiovascolare.

L’estratto di riso rosso fermentato è un fitocomposto ottenuto dalla fermentazione del riso (Oryza sativa) per l’attività biologica di alcuni lieviti (Monascus sp: purpureus, ruber, pilosus, floridanum) che comporta la sintesi di varie sostanze tra cui le monacoline (polichetidi con vie di sintesi e metabolismo tangenti alla AcetilCoA) e in special modo la serie monacoline K.

L’effetto ipolipemizzante - ipocolesterolemizzante delle monacoline (monacolina K) è dovuto alla loro azione di inibizione della HMG-CoA-reduttasi, un enzima essenziale per la sintesi endogena del colesterolo.

Gli studi scientifici condotti sulle monacoline hanno evidenziato la similarità della loro struttura chimica con quella della lovastatina - molecola parte della classe delle statine, farmaci impiegati nella terapia delle iperlipidemie-ipercolesterolemie, patologie associate e prevenzione cardiovascolare; in particolare, la monacolina K ha dimostrato avere una struttura chimica quasi identica a quella della lovastatina.

Anche se strutturalmente quasi identiche, le 2 statine presentano biochimica differente: la monacolina K viene metabolizzata più velocemente a livello epatico ed intestinale; con minor rischio di effetti avversi rispetto alle molecole di sintesi: i risultati dai case-report e clinica sperimentale dimostrano minor insorgenza di danno muscolare (fatica, dolori, crampi) ed epatico (affaticamento, debolezza, danno dell’epatocita).

Gli effetti clinici dimostrati per la monacolina K sono

  • la riduzione del colesterolo LDL del 15-25% (in base alla soggettività individuale)
  • la riduzione complessiva del colesterolo totale e delle frazioni non-HDL; dei trigliceridi
  • l’aumento della frazione HDL
  • la riduzione dei livelli sierici dei biomarkers dell’infiammazione tissutale (proteina C reattiva ad alta sensibilità - hs-PCR) nonché di quelli dell’infiammazione e rimodellamento vascolare (metalloproteinasi 2 e 9 della matrice, le MMP) con conseguenze benefiche sull’apparato cardiovascolare e di riduzione della rigidità arteriosa (soprattutto in combinazione con Coenzima Q10)

Altri effetti benefici dell’estratto di riso rosso fermentato riguardano il controllo del peso e dei marcatori biochimici nelle sindromi metaboliche e diabete: può risultare utile per modulare la glicemia e l’indice di insulino-resistenza; per mantenere normali i valori della pressione arteriosa.

ESTRATTO DI TE’ VERDE

Il tè verde – Camellia sinensis (L.) Kuntze, fam.Theaceae - arbusto con foglie sempreverdi originario dalla Cina ed attualmente coltivato come pianta da tè in Cina, Giappone, India, Indonesia, Turchia, Argentina, è da sempre riconosciuto come rimedio naturale contro la stanchezza ed affaticamento, come tonico ricostituente ed antiossidante anti-stress radicalico tra i più potenti riportati in medicina naturale.

Dalla pianta si utilizzano le foglie ed in base al procedimento di produzione vi risultano varie tipologie di tè di cui il tè verde possiede le connotazioni fitoterapiche più interessanti.

Tra gli attivi contenuti nell’estratto di tè verde si contano:

L’estratto di tè verde vanta molteplici effetti benefici per l’organismo umano:

  • aiuta a ridurre il colesterolo totale e frazione LDL e dei trigliceridi; con incremento della lipolisi e dell’ossidazione dei lipidi
  • induce la mobilizzazione del glicogeno, con modulazione della glicemia postprandiale e dell’insulino-resistenza
  • è un forte antiossidante e cellulo-protettivo contro lo stress ossido-riduttivo, danno cellulare marcato, degenerazione e invecchiamento cellulare precoce
  • riduce l’infiammazione tissutale e protegge la funzione cardiovascolare (effetti benefici sulla tonicità e ritmicità cardiaca; tonicità e flessibilità delle pareti dei vasi di sangue)

L’uso e le indicazioni del tè verde

Da sempre il tè verde è utilizzato come rimedio fitoterapico quale

I FITOSTEROLI – STEROLI VEGETALI

Per steroli vegetali – fitosteroli - si intende il gruppo di composti lipidici della famiglia dei triterpeni, con struttura chimica similare a quella del colesterolo; il gruppo si suddivide in steroli (insaturi) e stanoli (steroli saturi; meno abbondanti); vi sono stati evidenziati più di 250 molecole diverse, i più comuni fitosteroli sono il sitosterolo, il campesterolo e lo stigmasterolo.

I fitosteroli non sono sintetizzati nel corpo umano, il loro introito è esclusivamente alimentare: i cibi più ricchi in fitosteroli sono

L’attività ipocolesterolemizzante dei fitosteroli si basa sui meccanismi di competizione per captazione e trasporto degli stessi versus colesterolo, a livello dell’intestino e della via epatico-biliare:

  • più idrofobi del colesterolo, i fitosteroli vengono inglobati più facilmente nelle micelle che si formano nell’intestino riducendo l’assorbimento del colesterolo;
  • la competizione per i siti di distribuzione e trasporto ha luogo anche a livello del fegato, con conseguente aumento della escrezione di colesterolo nella bile;
  • la ridotta captazione del colesterolo nell’intestino innesca le reazioni di sintesi endogena dello stesso e la veicolazione delle LDL nella via epatica-biliare; ne risulta una diminuzione complessiva di colesterolo totale e frazione LDL circolanti

L’uso e le indicazioni degli integratori alimentari a base di fitosteroli

E’ ormai accertata l’efficacia dei fitosteroli come agenti complementari ipolipemizzanti ipocolesterolemizzanti, nella cura e controllo sia delle dislipidemie lievi che nelle iperlipidemie-ipercolesterolemie gravi; nonché nell’ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari.

L’integrazione può essere fatta sia con la dieta alimentare (naturalmente ricca e/o con alimenti addizionati) sia con l’assunzione di integratori alimentari e nutrizionali; per i quali i livelli di sicurezza nell’uso risultano alti, in condizioni di consumo di un massimo di 3 g/giorno di fitosteroli e sempre associati ad una dieta ricca di frutta e verdura.

I fitosteroli hanno dimostrato un’elevata tollerabilità ed un ottimo rapporto benefici/rischi; un cenno particolare va dato alla loro capacità di ridurre i livelli circolanti di carotenoidi (derivati dall’assunzione alimentare), con possibili influenze negative sulla sintesi ed utilizzo della vitamina A; motivo in più per insistere sulla necessità dell’adozione di una dieta ricca di vegetali e frutta, in grado di controbilanciare la riduzione dei livelli ematici di beta-carotene.

BERBERINA

La berberina è un alcaloide benzilisochinolinico estratto da rizomi, radici, corteccia o fusti di Berberis sp. (piante appartenenti alla fam.Berberidaceae, come il crespino – Berberis vulgaris; il crespino indiano – B.aristata).

Già nei tempi antichi gli estratti di queste piante venivano utilizzati come rimedio antidiarroico antimicrobico ed astringente gastro-intestinale; nella medicina tradizionale cinese viene riportato il loro utilizzo per curare diarrea e dissenteria nonché nelle alterazioni metaboliche per controllare i livelli di zuccheri e lipidi circolanti.

 Il meccanismo d’azione della berberina come agente ipocolesterolemizzante è diverso da quello delle statine: la berberina può aumentare la captazione micellare del colesterolo LDL riducendone così i livelli circolanti ed epatici; può inibire la veicolazione del colesterolo (e in maniera similare dei trigliceridi) per via entero-epatica ed aumentare la loro escrezione biliare.

Oltre all’azione ipolipemizzante la berberina possiede capacità ipoglicemizzanti: può ridurre l’assorbimento del glucosio e modulare la resistenza insulinica.

Le azioni di riduzione della glicemia, della colesterolemia e della trigliceridemia della berberina la rendono particolarmente utile nella cura delle sindromi metaboliche X (caratterizzate dalla presenza contemporanea di glicemia alta a digiuno, dislipidemia, sovrappeso/obesità ed ipertensione arteriosa).

L’efficacia della berberina è purtroppo assoggettata alla sua bassa biodisponibilità: meno del 10% delle quantità assunte per os vengono assorbite nell’intestino, essendo eliminata in gran parte per via dei trasportatori ABC (molecole parte del sistema di estrusione cellulare che attiva meccanismi di difesa per espellere dalle cellule sostanze con potenziale nocivo o non riconosciute).

L’associazione con silimarina (attivo del cardo mariano) sembra aumentare l’assorbimento intestinale della berberina; diversi studi hanno valutato e confermato l’efficacia dell’associazione berberina-silimarina nell’abbassare il colesterolo sia nelle persone non trattate farmacologicamente che nel paziente già in terapia con statine.
Nei pazienti non già trattati con le statine, la somministrazione di berberina – silimarina riduce in modo significativo il colesterolo totale (-25%), il colesterolo LDL (-30%) ed i trigliceridi (-20%).

 Una buona efficacia di questa associazione è stata confermata anche nei pazienti intolleranti ad alti dosaggi di statine; in casi particolari di completa intolleranza alle statine, la somministrazione di berberina – silimarina si è dimostrata utile come sostituzione totale delle statine in trattamento. (Derosa et al. 2015; 239:87-92)

I vari rimedi naturali per abbassare il colesterolo alto si possono trovare nelle formule di integratori alimentari e nutrizionali, come monoconcentrati oppure in diverse associazioni tra loro, con altri estratti vegetali e con l’aggiunta di oligoelementi, antiossidanti, cellulo-protettivi, vitamine del gruppo B, vitamine liposolubili (A ed E) ecc.

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Fonti essenziali

 Derosa et al. Berberis aristata combined with Silybum marianum on lipid profile in patients not tolerating statins at high doses. Atherosclerosis. 2015; 239:87-92.